Quel filo rosso che lega le diverse generazioni. Così la tradizione può diventare leva di innovazione

Poche settimane fa centinaia di persone hanno preso parte a The Exchange, l’annual conference di Manpowergroup Italia. Insieme per ragionare di capitale umano e capitale tecnologico e di quelle sfide che abbracciano le organizzazioni di oggi e del domani. Da oggi ripercorri l’evento ascoltando le testimonianze dei tanti top speaker nelle interviste a bordocampo.

Persone, comunità, sostenibilità, tecnologia. Il futuro del lavoro è fatto di tutti questi elementi messi assieme. Ma per disegnarlo al meglio servono competenze evolute, visione strategica, condivisione sistemica, innovazione diffusa, tanta consapevolezza e inevitabile coraggio. Ma soprattutto serve mettersi in ascolto. Delle persone, dei clienti, del mercato. E poi? Come sarà il lavoro tra dieci anni alla luce dell’impatto dell’intelligenza artificiale? In che modo l’AI ridisegnerà profili e spazi di lavoro, declinando un nuovo modo di partecipare, condividere, lavorare insieme? E quale sarà l’identikit delle organizzazioni di successo? Di tutto questo ne abbiamo parlato alla prima edizione di The Exchange, la nostra annual conference (qui una sintesi della giornata). Si tratta di un progetto di co-creazione per disegnare l’organizzazione del futuro nel tempo segnato dall’intelligenza artificiale. Insieme abbiamo stilato un manifesto in 5 azioni e 15 challenge per comprendere gli impatti dell’AI nel mondo del lavoro, partendo dalla cosa più preziosa: le persone. E poi abbiamo ascoltato le opinioni di esperti, accademici, manager, imprenditori e startupper, visionari.

Manifesto - Manpower

Dopo aver ascoltato Jonathan Hernø e Giovanni Soldini nel precedente post, prosegue, con il secondo appuntamento, il viaggio tra le testimonianze e le interviste dei protagonisti presenti all’evento, alla scoperta di un nuovo modo di partecipare, condividere e lavorare insieme sfruttando le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale e del digitale nel suo senso più ampio.

 

 

 

TRE PROFILI DA APPLAUSI: FRANCESCA NONINO, BERNARDO CORRADI, AMALIA ERCOLI FINZI ED ELVINA FINZI

Tra gli esperti intervenuti a The Exchange, Francesca Bardelli Nonino (responsabile comunicazione web Nonino Distillatori), Bernardo Corradi (co-founder del progetto PLB insieme a Christian Vieri), Amalia Ercoli Finzi (consulente della NASA, dell’ESA e dell’ASI e professoressa emerita al Politecnico di Milano) insieme a Elvina Finzi. Al centro delle riflessioni il ruolo delle generazioni e quell’elemento centrale che vede oggi strettamente connesso il capitale umano al capitale tecnologico.

Le nuove generazioni, cresciute in un'epoca di rapidi progressi tecnologici, sono più abituate a convivere con questi cambiamenti, mentre quelle precedenti affrontano un continuo processo di adattamento. Questa evoluzione richiede una collaborazione intergenerazionale per sfruttare al meglio le risorse disponibili, amalgamando competenze e conoscenze per un beneficio reciproco.

La rete semplifica la vita, permettendoci di raggiungere milioni di persone e di accedere a una vasta gamma di informazioni con un semplice click. L'innovazione procede a un ritmo rapido, rendendo possibile ciò che fino a pochi anni fa sembrava irrealizzabile. È fondamentale rimanere aggiornati per cogliere le nuove opportunità che si presentano.

L’intelligenza artificiale entra proprio in questo ragionamento nella misura in cui viene usata nel modo corretto. È uno strumento prezioso, che è solo al principio, ma che sta già portando i primi frutti e sicuramente aumenterà il proprio peso specifico nella nostra quotidianità. In ambito lavorativo sono già tantissime le aziende che stanno ricorrendo all’intelligenza artificiale per migliorare i propri processi e offrire servizi più performanti. In un panorama vastissimo di settori, attività e opportunità professionali che continuano a nascere e innovarsi, anche i social stanno cambiando, con nuove forme e contenuti in linea con le differenti dinamiche socio-culturali. Il lavoro dei content creator è in costante trasformazione, così come i settori dell'e-commerce, del self-publishing e dei videogiochi. I gamers, ad esempio, possono trasformare la loro passione in una carriera professionale, dimostrando come le nuove tecnologie stiano creando opportunità lavorative innovative pronte per essere colte.

RACCONTARE L’AZIENDA DA SMARTPHONE: FRANCESCA BARDELLI NONINO

Le potenzialità e le opportunità che offre la comunicazione digitale sono immense. Basti pensare che ogni giorno passiamo online circa 6 ore e 30 minuti e di questo tempo circa 2 ore 30 minuti le dedichiamo ai social network. Attualmente su 8,2 miliardi di abitanti mondiali sono più di 5 miliardi le persone che hanno attivo un profilo sui social media: da questo dato si deduce l’importanza e l’impatto enorme che può avere un contenuto e una comunicazione web efficace nel raggiungere e influenzare un grande quantitativo di persone proveniente da tutto il mondo.

È proprio in questo contesto che si è inserita l’azienda Nonino, presente in Friuli dal 1897 ed eletta nel 2019 come migliore distilleria del mondo. Francesca Bardelli Nonino gestisce la comunicazione online e il suo obiettivo è «andare nella direzione di eliminare la barriera digitale». Nella nostra intervista ci ha spiegato come la tecnologia sia fondamentale nella sua azienda perché «ci permette di far vivere a tutti l’esperienza di venirci a trovare». La comunicazione digitale, in particolare attraverso i canali social, può sembrare un semplice “gioco da ragazzi”, soprattutto valutando con superficialità gli influencer seguiti da milioni di follower, benché alle spalle esista un lavoro enorme, fatto di studio e determinazione. Tuttavia occorre ammettere anche che l’impegno in sé non è sufficiente per poter fare davvero la differenza sulle piattaforme. Quello che non deve mancare mai è la passione. Quando chi comunica è capace di trasmettere le proprie emozioni, riesce a superare la barriera dello schermo, perché «è importante mettersi online solo quando c’è qualcosa che ti emoziona, così hai modo di creare valore. Realizzare contenuti vuoti è la cosa più pericolosa». Questo è il consiglio che Francesca Bardelli Nonino ha voluto fornire a tutti coloro che lavorano o intendono avviare una carriera in questo mondo, che sia da Content Creator, Social Media Manager, Web Content Writer, Community Manager o Digital Marketing Specialist.

TUTTI I COLORI DEGLI ESPORTS E LA FORZA DEL GAMING: BERNARDO CORRADI

Così come al giorno d’oggi i social sono diventati parte integrante della quotidianità e sono utilizzati ormai dalla maggior parte delle persone, anche gli Esports sono in evoluzione e sicuramente il periodo della pandemia ha accelerato la crescita di un settore che oggi sta attirando parecchia attenzione. Non solo a livello diretto, quindi da parte di chi gioca effettivamente ai videogames, ma anche a livello indiretto, ovvero da chi usufruisce dei contenuti e ad esempio segue gli eventi Esports sulle varie piattaforme. Nel mondo ci sono circa 2,5 miliardi di videogiocatori e oggi il sogno di molti ragazzi e ragazze di lavorare in questo settore può diventare realtà, perché gli sbocchi professionali e le opportunità sono aumentate (e aumenteranno sicuramente in futuro). Da Fortnite a Fifa, da Clash Royale a Minecraft, da League of Legends a Formula 1: si passa da giochi di azione e avventura, a competizioni sportive o giochi di ragionamento e strategia. Oltre che diventare un professionista del videogioco in sé, ognuno di essi permette di sviluppare delle soft skills e delle qualità che possono servire in ambito lavorativo, come time management, self awareness, problem solving, resilienza, flessibilità, team working, leadership etc. Una volta si pensava che le ore passate alla console fossero solo tempo perso, ma la concezione negli ultimi anni è drasticamente cambiata, perché giocare fa apprendere delle competenze trasversali che si possono appunto rilevare utili nel mondo del lavoro di oggi. Ce lo dimostrano numerose agenzie per il lavoro, come Manpower, sempre più attente a queste dinamiche per andare incontro ai giovani e aiutarli nel loro job placement.

Con un occhio fisso al presente e l’altro al futuro, Bernardo Corradi, attuale allenatore della nazionale italiana di calcio Under 19, ha dato vita al progetto PLB World insieme a Christian Vieri, focalizzandosi sui videogiochi e sulle nuove generazioni: un nome rappresentativo perché, a proposito di skills, ne racchiude tre fondamentali, Power, Leadership e Balance, che si affiancano alla bravura e al talento di ogni ragazza e ragazzo. Il progetto si pone tre obiettivi: crescita di talenti, creazione di una maggiore informazione sul modello healthy Esports e promozione e sviluppo di attività di accessibilità e inclusione sociale. Come spiega l’ex calciatore, la volontà è stata quella di creare «un oratorio virtuale per insegnare alle nuove generazioni a usare tutte le possibilità tecnologiche che il mondo offre». Insomma, un modo innovativo per trarre il meglio da un’attività creativa.

QUEL LEGAME TRA LE GENERAZIONI: AMALIA ERCOLI FINZI ED ELVINA ERCOLI FINZI

Elvina Finzi e Amalia Ercoli Finzi sono l’emblema di due generazioni a confronto, due donne che hanno fatto e stanno facendo moltissimo per la società e per il progresso a livello scientifico. Amalia Ercoli Finzi è stata la prima donna in Italia a laurearsi in ingegneria aerospaziale nel 1962 ed è una delle maggiori esperte di missioni spaziali nazionali e internazionali. È un esempio per Elvina, che ne ha seguito le orme ed è diventata ingegnere nucleare: due personaggi di estrema forza e coraggio, rappresentanti di generazioni diverse, ma con la stessa vita totalmente immersa nella tecnologia. Entrambe top speaker di The Exchange, si sono soffermate in particolare sull’Intelligenza Artificiale, mostrandosi entusiaste nel confermare che «non possiamo prescindere dalla tecnologia, ma anche la tecnologia non può prescindere da noi». È un lavoro che va fatto insieme, dove la persona è protagonista e possiede le capacità intrinseche di gestire nel migliore dei modi il progresso tecnologico e il suo destino.

PRIMA LE PERSONE, POI LA TECNOLOGIA. LA RICETTA PER VINCERE LE SFIDE GLOBALI

Usare qualsiasi strumento tecnologico correttamente è uno dei punti cardine della società di oggi. Come abbiamo visto, ne è convinto Bernardo Corradi che, col suo progetto, ha l’obiettivo di educare e insegnare ai giovani come sfruttare tutte le possibilità tecnologiche che il mondo dei videogames offre.

Ed è altrettanto sicura anche Francesca Bardelli Nonino, che ha fornito una serie di consigli utili per molte ragazze e ragazzi sull’utilizzo dei social network, dichiarando che «è importante dare senso alle cose e prima di tutto essere felici e orgogliosi di ciò che si fa, restare autentici con la propria persona e non recitare la parte di qualcuno per piacere agli altri».

La tecnologia, insomma, va compresa e modellata sulla base del proprio progetto, senza alibi o riservatezze, perché come dice Amalia Ercoli Finzi «è frutto dell’attività delle persone e come tale si porta dietro i problemi, le nostre paure e tutto ciò che abbiamo nel cuore».

E tu? Che rapporto hai con la tecnologia? Sai gestirla a tuo vantaggio o credi che a volte possa prendere il sopravvento nella tua vita? Facci sapere la tua opinione sui social con #TheExchange e resta connesso. Continueremo a disegnare insieme il futuro del lavoro.

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