LincMagazine

Manel

Scritto da Daniele Cassandro | 24/06/20 10.30

Siete a un festival letterario, a una convention aziendale, alla presentazione di un libro o a una conferenza stampa. A un certo punto guardando il palco avete la sensazione che manchi qualcosa ma non riuscite a dire cosa. Eppure le sedie sono al loro posto, i microfoni vanno, c’è l’acqua sul tavolo davanti agli speaker. Perfino le slide funzionano in modo impeccabile e il microfono passa di mano in mano con naturalezza. Insomma è un panel perfetto, anche la soglia della noia sembra miracolosamente sotto controllo. Eppure su quel palco c’è qualcosa di strano. Saranno le cravatte? Le scarpe? Proviamo a contare le cravatte sul palco: una, due, tre e quattro. Cinque con quella del moderatore. Nessuna è particolarmente brutta: nessuno si è messo una cravatta di Lupo Alberto, per dire. Cinque cravatte tutte insieme. Ci pensate un attimo. Lentamente cominciate a capire: cinque cravatte tutte insieme vuol dire che su quel palco non c’è neanche una donna. All’improvviso l’illuminazione. Quello a cui state assistendo non è un panel ma un manel, ovvero la crasi tra man (uomo) e panel (gruppo di esperti intitolati a parlare con un microfono in mano). Possibile che non ci sia una donna esperta in quel campo da invitare? Possibile che l’unica creatura non cravattata che entra nel nostro campo visivo sia un’assistente quasi invisibile che porta una bottiglia d’acqua sul tavolo o che porge con gentilezza un microfono? Cosa è successo alle esperte? Dove si sono nascoste? Sono timide? A quell’ora avevano tutte judo? Quando provate a chiederlo agli organizzatori quasi con aria di scusa diranno: “Ah, ma non ne abbiamo trovate!”. È tale l’imbarazzo nei loro occhi che vi viene il dubbio che l’esperta non l’abbiano neanche cercata. Organizzare un evento pubblico è una cosa complicata e molto spesso conviene mettere il pilota automatico e non perdersi troppo nei dettagli. Il problema è che la voce, l’esperienza, il lavoro e il punto di vista delle donne oggi non sono un dettaglio. E se è vero che le esperte a quell’ora di quel giorno avevano tutte judo conviene a tutti e tutte spostare le date.