Una donna e un uomo, al telefono e al computer, immersi in uno spazio astratto, senza soluzione di continuità. Piani intersecati e capovolti, aperti come le innumerevoli possibilità che a essi si legano, in un intreccio tra un presente sospeso e un futuro ancora da costruire. È questa l’immagine che capeggia sulla copertina del nuovo Linc Magazine cartaceo, il “Numero 20”, intitolato appunto “Lavoro infinito”. Lo potete scaricare e sfogliare qui. E scoprire attraverso un viaggio che si snoda lungo 78 pagine – firmate da giornalisti, scrittori, docenti, economisti, artisti – come abbiamo vissuto e ripensato il nostro modo di lavorare, e non solo, durante il lockdown.
Questo ritorno su carta di Linc è motivato anche dal fatto che, come spiega l’amministratore delegato di ManpowerGroup Italia Riccardo Barberis nel suo editoriale di apertura, questi mesi difficili ci hanno portato a scoprire che il lavoro rappresenta per noi molto più di quanto avremmo potuto immaginare prima della pandemia e del blocco. Abbiamo scoperto quanto sottili siano i confini tra vita privata e professionale, ma anche che del concetto stesso di lavoro esistono mille interpretazioni, così come ci sono diverse modalità attraverso le quali una professione si può realizzare. Buona lettura.