La nuova sede milanese del colosso mondiale di marketing e comunicazione Wpp plc, lungo il Naviglio grande e negli stabilimenti post-industriali dell’area ex Richard Ginori, ruota tutta attorno alla filosofia del “people first”. Il Campus da 24mila metri quadrati accoglie oltre 2mila professionisti di 35 società del gruppo, come le agenzie pubblicitarie Young&Rubicam, Grey e Ogilvy; oppure Landor, che si occupa di identità e marchi; agenzie di PR e affari istituzionali come Burson Cohn&Wolfe e Finsbury; gestione dei dati per le ricerche di mercato con il gruppo Kantar; pianificazione degli investimenti pubblicitari sui media, con GroupM e l’agenzia Mindshare.
A differenza di altre realtà imprenditoriali, sottolinea Simona Maggini, Country Manager di WPP Italia, “la nostra è intrinsecamente fondata sul talento, produce idee, e le idee nascono dalle persone, non dalle macchine. Sono orgogliosa che un edificio simbolo dell’industria milanese sia diventato la nuova casa dei tanti talenti che lavorano nelle agenzie WPP. Il Campus rappresenta un progetto ambizioso di riqualificazione volto a valorizzare un’importante area urbana che, grazie all’investimento WPP, creerà nuove opportunità e avrà un significativo impatto a livello economico, occupazionale, sociale e ambientale. Ritengo che la parola chiave sia: inclusione; ci stiamo impegnando con una serie di autorevoli partner per far sì che l’inclusione diventi la normalità. Il Campus WPP è un luogo, appunto, altamente inclusivo e innovativo, dove migliaia di professionisti portano background differenti, idee e competenze distinte, essenziali per la nostra creatività e il nostro successo”.
Il Campus è uno spazio multifunzionale aperto in cui non esistono separazioni per funzioni o per ruoli. È stato definito un “grattacielo sdraiato”, per dare un’idea della dimensione, e “vi sono previste zone chill-out, un sistema di isolamento acustico per garantire minore affaticamento durante l’orario di lavoro, zone ristoro con cucine self-service, bar, un grande ristorante con rotazione di cibi, per rispettare tutte le esigenze, e molti altri servizi per favorire lo scambio e la convivenza, poiché inclusione e diversità sono al centro delle politiche aziendali di WPP. E non si limitano solo al genere, ma comprendono anche religione, etnia e cultura. Inoltre”, aggiunge Maggini, “l’azienda pone crescente attenzione alla valorizzazione dell’occupazione femminile, anche nei ruoli di vertice, basti pensare che sei occupati su dieci sono donne, e dei giovani under-35. Ci impegniamo pure alla conciliazione tra vita e lavoro dei dipendenti di Milano e al benessere delle loro famiglie (70% di lavoro in presenza, 30% in smart working, servizi interni al Campus, ndr)”. Da pochi mesi è nato il WPP Diversity & Inclusion Board, iniziativa che coinvolge protagonisti della industry della comunicazione, della tecnologia, della cultura e dello spettacolo per riflettere su diversità e inclusione. Già nel 2017 è stato ideato il “Progetto Winspire”, la prima iniziativa interna locale cross-agenzie che vuole supportare e promuovere i talenti e la leadership femminile. E, dal 2021, WPP ha allargato il suo raggio d’azione impegnandosi a promuovere una maggiore diversità all’interno dei suoi team che, a sua volta, porterà una maggiore creatività e innovazione nei loro progetti. Obiettivo prioritario sarà l’uguaglianza di genere, specialmente ai livelli più alti delle singole organizzazioni.
Ma il WPP Diversity & Inclusion Board servirà anche per dare vita a un nuovo linguaggio della diversità e dell’inclusione, basato sulla partecipazione, sulle testimonianze e sullo scambio di opinioni di tutti i partecipanti. Gli spunti emersi verranno raccolti in un white paper da veicolare al mercato entro la fine del 2021, con l’obiettivo di fornire linee guida riguardo alle tematiche di Diversity & Inclusion nel panorama italiano e aiutare i team a integrare best practice.
“In quanto gruppo leader negli ambiti di marketing e comunicazione, riteniamo sia una nostra concreta responsabilità porci alla guida nella riflessione e nel percorso di cambiamento del sistema italiano che porterà, quanto prima, a riconoscere team diversificati come patrimonio essenziale con cui promuovere maggiore creatività e idee a vantaggio delle diverse aziende che operano nel mercato. Il gender gap”, dice Maggini, “è da anni sul tavolo del gruppo ed è stato declinato nelle varie realtà locali. A livello globale è molto forte l’impegno per garantire la corretta rappresentanza femminile nelle strutture decisionali. Inoltre, il salary gap viene annualmente monitorato ed è in via di riduzione progressiva. In Italia, come detto, abbiamo dato vita a Winspire, un programma articolato e capillare con coaching, mentoring e training rivolti in primis al pubblico femminile di tutte le nostre agenzie e condotti spesso in partnership con Google e Facebook. Tutto questo viene messo a disposizione durante gli orari di lavoro e a titolo totalmente gratuito. Vogliamo supportare le donne nel percorso di self-confidence e di self-awareness professionale, offrendo occasioni di crescita a tutto lo staff”.