Impact Girl è un podcast ideato da Cecilia Sardeo e dedicato esclusivamente allo sviluppo dell’imprenditoria femminile nel settore del digitale. Esce due volte al mese, con circa cinquemila download a numero, 21mila iscritte alla newsletter Impact Girl e 100mila ascoltatrici complessive.
Negli oltre 60 podcast pubblicati finora, si sono raccontate personalità come Maria Grazia Cucinotta, Sonia Peronaci, Federica Cacciola, Francesca Cavallo, Rosita Celentano, Patrizia Caraveo e Maura Gancitano, “ma la notorietà delle persone che conversano con me”, spiega a Lincmagazine Cecilia Sardeo, a sua volta imprenditrice digitale e fondatrice di Biz Academy, “non è lo scopo principale per la selezione dei profili. Anche perché spesso la notorietà, poniamo su Instagram, non è il riflesso di un successo imprenditoriale reale. Abbiamo conversato con persone note, del mondo dello spettacolo, ma pure con imprenditrici rilevanti nel loro settore di nicchia. Non sono una fan delle persone con milioni di follower. Follower che però spesso non riescono a monetizzare. A volte è meglio avere mille follower su un business preciso che poi diventa proficuo”.
Quanto tempo ha impiegato per arrivare ad avere una solidità che giustificasse la realizzazione di podcast di consigli, spunti pratici, guide e soprattutto di ispirazione per le donne imprenditrici?
Avrei certamente voluto arrivare prima coi podcast. Ma ci ho messo più di dieci anni per costruirmi il know how e dirigere la mia mission verso l’imprenditoria femminile. Siamo partiti coi podcast un paio di anni fa, ne ho fatti una sessantina, ed escono una volta ogni 15 giorni. Non sono tantissimi, voglio stare lontana da quelli con ansia da prestazione che ne fanno anche uno al giorno: così diventa una schiavitù.
I suoi podcast sono dedicati alle donne. Quali sono i consigli imprenditoriali specifici per un target femminile?
Ovvio che i consigli, a livello tattico e strategico, possano essere unisex, e non per donne o per uomini. L’approccio dei podcast, però, è al femminile. Ad esempio, ci sono molte imprenditrici che hanno prodotti o servizi splendidi, ma non sanno come proporli, temono di essere invadenti nell’atto di vendere, si sentono in difetto. E invece la delicatezza, l’entrare in punta di piedi, possono creare molta più fiducia rispetto a un approccio classicamente maschile. In genere punto ad aspetti legati alla gestione delle insicurezze. Bisogna abituare le ragazze e le donne ad imparare ad allenarsi a riempire il conto in banca della propria autostima. Non riuscivo a trovare sul mercato un podcast che riuscisse a darmi quello di cui avevo bisogno: consigli pratici da altre donne di successo, che mi aiutassero a capire anche come gestire gli imprevisti che possono accadere quotidianamente sia nella vita privata, sia nella propria carriera. Così, da questa esigenza personale, ho pensato di creare qualcosa di nuovo nel mondo dei podcast italiani, per poter aiutare le donne ad affermarsi come imprenditrici e professioniste, seguendo le proprie passioni anche nel mondo del lavoro e riuscendo a conciliare vita lavorativa e impegni familiari.
Il podcast Impact Girl è un business che potrebbe vivere a sé stante, grazie agli sponsor, oppure fa parte del sistema di Biz Academy?
Fa assolutamente parte di un sistema. È una porta di entrata per conoscere Biz Academy. Da solo non genera profitti, è sponsorizzato da Biz Academy. Tuttavia, la mia idea di podcast, che ho chiamato Impact Girl e non Il podcast di Biz Academy, è stata quella di creare comunque una entità autonoma, poiché ciascun podcast offre spunti completi all’interno dell’unica puntata. Il mio podcast è certamente diventato un media, ma per ora il mio modello di business non è quello di avere sponsor o persone che pagano per esserci. Noi facciamo formazione online, sia free, sia pay. E credo che siamo gli unici a uscire con un podcast solo per donne sui temi del digitale al femminile.
Chi sono i vostri ascoltatori, che poi diventano pure vostri clienti?
Di solito i profili che si avvicinano alla Biz Academy hanno già dimestichezza col digitale: ci sono social media manager, ma pure operatrici olistiche, artigiane e artiste, avvocatesse, commercialiste, professioniste, psicologhe, nutrizioniste, proprietarie di negozi, ristoratrici, scrittrici, illustratrici, medici, scrittrici. Ci sono anche influencer, ma non sono predominanti. Sia chiaro che io non faccio consulenze alle aziende, ma offro una community digitale, in parte free, in parte a pagamento, con workshop e incontri digitali. Non faccio incontri one to one, solo con gruppi e sempre online.