L’acronimo IT è forse il più utilizzato in ambito lavorativo: dalla quotidianità in azienda, passando per la cyber security e l’utilizzo dei big data, ormai le competenze in ambito tecnologico e informatico sono diventate una necessità per potere essere competitivi in un mercato digitale e interconnesso. Una situazione raccontata a partire dal rapporto Tech Cities 2022.
Per esprimere a pieno le proprie potenzialità servono percorsi di formazione adeguati in grado di fornire gli strumenti essenziali per stare al passo con la trasformazione digitale. L’intelligenza artificiale può essere in grado anche di suggerire e adattare il processo formativo, rilevando punti di forza e di debolezza di ogni persona. Ma in che modo i giovani studenti che per la prima volta si affacciano al mondo del lavoro, o i professionisti già affermati in alcuni settori, possono sviluppare queste conoscenze e competenze?
Il mondo digitale corre e si aggiorna a ritmo incalzante: per mantenere efficienza e reggere la concorrenza, i lavoratori di aziende e startup devono essere in condizione di sostenere le sfide di un futuro che si manifesta con nuove complessità ed esigenze impellenti. Per questo il settore formativo è diventato strategico.
Il settore IT, sempre più trasversale a ogni attività umana, continua a crescere calamitando attenzione, aspettative di sviluppo e menti fresche volenterose di esprimersi. Anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) prevede un ampliamento delle tecnologie digitali all’interno di ciascuna delle missioni, evidenziando come il progresso dipenda in larga parte dalle discipline STEAM. I professionisti del settore sono, e lo saranno ancora di più con il passare degli anni, costantemente ricercati dalle aziende già presenti sul mercato e dalle innumerevoli startup digitali emergenti.
Chiunque intenda sfruttare questa occasione si starà domandando – a questo punto – dove si possano acquisire queste competenze, così specifiche e ambite dalle aziende. I professionisti dell’IT sono talmente preziosi per il nostro futuro che esiste una ricca offerta formativa – in alcuni casi pure gratuita – per le professioni inerenti all’information technology, per consentire una divulgazione delle conoscenze in sintonia con le necessità di espansione del settore.
A prima vista può sembrare una questione banale, ma non lo è affatto: quali conoscenze è meglio approfondire? Quale può essere la migliore qualifica che offre importanti sbocchi lavorativi? Quali sono i professionisti dell’IT più ricercati e più pagati? Di fronte a una scelta c’è sempre indecisione. Cominciamo quindi a dipanare la matassa etichettando le qualifiche professionali e le applicazioni informatiche su cui fare esperienza.
Experis, azienda impegnata nella ricerca e selezione del personale, ha creato una piattaforma intelligente in grado di favorire i percorsi di carriera. Di fatto, svolge un’attività di supporto fondamentale per l’orientamento, per consentire agli iscritti di definire il loro attuale livello di conoscenze, di individuare le skill mancanti e quelle da aggiornare, fornendo la formazione necessaria a colmare i gap e a ottenere una preparazione adeguata. I corsi sono online e gratuiti, quindi estremamente vantaggiosi anche a livello di fruibilità.
I nuovi talenti che emergeranno necessitano di una certificazione, di un riconoscimento condiviso che permetta loro di essere individuati facilmente in un mercato in continua evoluzione. Ecco quindi che gli studenti potranno ottenere, per esempio, le certificazioni WMware riguardanti il cloud e la virtualizzazione, oppure potranno disporre di un elenco aggiornato delle competenze più richieste.
Un’interessante offerta formativa volta a creare nuovi ponti e opportunità per studenti e aziende è rappresentata anche da Tree school. In questo caso viene proposto un vasto programma di corsi on-line che offre la possibilità di sviluppare competenze di grande interesse per il mercato attuale e del futuro: front-end developer, Java developer e specialisti di AWS cloud computing. Il tutto con l’obiettivo dichiarato di fare trovare lavoro rapidamente agli iscritti, risolvendo al contempo le necessità di personale qualificato delle aziende.
Un’Europa sempre più digitale e che richiede competenze
L’intero Vecchio Continente è attraversato da un’ondata di innovazione. Secondo le stime dell’università di Oxford si creeranno 9,5 milioni di posti di lavoro negli ambiti dell’intelligenza artificiale, nell’ideazione e sviluppo di software e nella Internet of Things. La 42 Roma Luiss partecipa attivamente alla formazione dei giovani talenti digitali collaborando al progetto Operazione risorgimento digitale, per consentire ai suoi studenti di sviluppare competenze tali da renderli competitivi a livello europeo.
Con la digitalizzazione i confini territoriali perdono di significato. Le aziende che operano in settori dove la tecnologia, la gestione dei dati, la protezione della rete e la creazione di piattaforme web diventano imprescindibili hanno la necessità di disporre di personale preparato per reggere la concorrenza e garantire la sicurezza informatica in un mondo che – in sostanza – parla una lingua sola. Questa esigenza si traduce in una ricerca di competenze che non può essere rimandata nel tempo, ma che anzi è già in ritardo. E non si tratta di un problema che riguarda solo il settore privato ma anche quello pubblico, soprattutto se consideriamo i processi innovativi sostenuti a livello governativo. Per questo i progetti volti a consentire al nostro paese di restare all’avanguardia si moltiplicano e si rivolgono principalmente ai giovani, ma anche a coloro che già lavorano in settori informatici e vogliono evolvere migliorando le proprie conoscenze per affrontare nuove esperienze.