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Citigroup abolisce le call del venerdì

Scritto da Marco Trabucchi | 14/06/22 18.23

Lo smart working è rimasto ancorato alle nostre abitudini post-pandemia. Col tempo abbiamo imparato a convivere con l’idea della necessità di lavorare da casa, almeno per qualche giorno a settimana, in modo da allargare il tempo da dedicare a sé stessi e alla famiglia. Qualcuno ha anche gridato – almeno all’inizio del fenomeno – al miracolo: lavorare meglio per lavorare meno. Poi però ci siamo trovati costretti a fare i conti con la realtà: il lavoro all’interno di un team, presuppone tante riunioni, forse più di quelle che servono realmente. E così i buoni propositi sono crollati di fronte alla quantità di call alla quale siamo chiamati a partecipare quotidianamente. Nel giro di un anno si è passati da fare una videocall a settimana a farne 3 o 4 al giorno 

«L’offuscamento dei confini tra casa e lavoro e l’inesorabilità della giornata lavorativa pandemica hanno messo a dura prova il nostro benessere. Semplicemente non è sostenibile», ha sottolineato la CEO di Citigroup Jane Fraser, classe 1967, prima donna a guidare una delle principali banche quotate a Wall Street dopo 16 anni di carriera in Citi, dove è entrata per occuparsi di client strategy nella divisione investimenti. Prima della lunga permanenza a Citi aveva lavorato alla Goldman Sachs, dove aveva iniziato a Londra occupandosi di fusioni e acquisizioni. Nel suo curriculum, vanta dottorati da Harvard e dalla Cambridge University. 

Fraser ha deciso di mettere al bando le videocall per almeno una giornata a settimana, il venerdì, comunicando l’intenzione con un messaggio nella bacheca agli oltre 210mila dipendenti del gruppo, multinazionale americana di investimenti e società di servizi finanziari con sedi in tutto il mondo. L’obiettivo manifesto è incoraggiare il personale a stabilire dei limiti per un più sano equilibrio tra lavoro e vita privata. Questo giorno lontano da Zoom ha anche un nome: “Citi Reset Day” e ben chiarifica quanto si abbia bisogno di una pausa poiché la stanchezza pandemica ha un impatto sui dipendenti. 

Il messaggio della CEO di Citigroup – considerata un astro nascente a Wall Street – in realtà abolisce le call del venerdì tra i soli dipendenti mentre lascia aperta la possibilità a quelle con i clienti. «La pandemia ha aperto le porte a nuovi modi di lavorare – ha detto Fraser – e ha dimostrato che siamo in grado di adattarci alle avversità e persino di crescere». Nel 2020 nel corso di un suo intervento a Singapore, aveva detto: «C’è una sorta di pressione pazzesca sulle donne, e sugli uomini, affinché diventino quasi superdonne o supermen, e tutto questo, semplicemente, non è realistico. Quello che vi dico è che potete avere tutto, ma non aspettatevi di avere tutto esattamente nello stesso momento». 

La decisione della CEO di Citi – madre di due figlie – per favorire il benessere dei dipendenti, abolendo le call del venerdì, non è la sua prima battaglia. Nel suo primo giorno da CEO si è distinta in modo non meno significativo annunciando che la sua società raggiungerà l’obiettivo di zero emissioni di gas nocivi nelle sue attività finanziarie entro il 2050. La banca successivamente ha presentato un piano per realizzare l’obiettivo, con target specifici per ridurre le emissioni di settori ad alta produzione di carbonio come l’energia entro il 2030. «Il cambiamento climatico è tra le sfide critiche per l’economia e per il mondo globale», ha affermato la Fraser. Una mossa di particolare rilievo perché Citigroup è il terzo più grande finanziatore di aziende di carburanti fossili; e con la sua iniziativa si unisce a concorrenti come Bank of America e Morgan Stanley, che a loro volta hanno recentemente promesso una transizione verso zero emissioni nella loro attività di investimenti e prestiti. 

Fraser ha anche gettato le basi per come sarà il lavoro in Citigroup, la terza banca statunitense per patrimonio, finita la deriva emergenziale da Covid, quando i dipendenti torneranno negli uffici. Designati “lavoratori ibridi”, trascorreranno almeno tre giorni alla settimana in un ufficio, collegandosi da casa per il resto della settimana. I dipendenti delle filiali continueranno a rimanere presso le sedi di Citigroup e alcuni ruoli continueranno a essere remoti, sebbene Fraser abbia definito quelle posizioni «piuttosto rare». 

Eliminare le call del venerdì non risolverà i problemi, ma è sicuramente un approccio corretto alla ridefinizione del tempo e della sua efficacia durante lo smart working. Un’iniziativa che si inserisce nel solco di una rivoluzione copernicana in atto nel mondo del lavoro e che inizia a far vedere i suoi frutti in alcune aziende, specie del tech: lo smart working permanente (rivoluzione annunciata da Airbnb), l’introduzione della giornata lavorativa da 4 giorni, le ferie libere e gli strumenti di welfare aziendale, che offrono ai dipendenti servizi in grado di migliorare le opportunità di work-life balance. E poi l’abolizione delle call del venerdì. Non si tratta solo di interventi che offrono un sostegno concreto ai lavoratori e alle lavoratrici, ma politiche che divengono delle vere e proprie forme di investimento per le aziende. Perché un dipendente insoddisfatto e anche un dipendente improduttivo. Un’equazione che ormai le aziende hanno assimilato.