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Il lavoro nel settore Ho.Re.Ca.

Scritto da Redazione di LinC | 29/07/22 17.21

In tutto il mondo il settore Ho.Re.Ca., dove le iniziali stanno per hospitality, restaurant e cafè, sembra aver sofferto di una carenza di personale. Il quadro tracciato in questi mesi dai media nazionali e internazionali ha infatti evidenziato come le nuove generazioni non siano più interessate a lavorare in bar e ristoranti. Ma è davvero così?

La denuncia era arrivata già da tempo, tra le altre anche quella dello chef Filippo La Mantia che in un’intervista a Il Corriere della sera senza troppi giri di parole aveva commentato: «Non trovo camerieri. Servo io i clienti perché i ragazzi non vogliono più fare questo mestiere. Hanno cambiato mentalità». 

La stagione estiva è ormai arrivata e il gap tra domanda e offerta di lavoro nel settore Ho.Re.Ca. pare effettivamente non essersi colmato

Dopo due anni di fermo e tutte le difficoltà connesse alla pandemia, la ripresa del turismo in Italia ha comunque fatto ben sperare, soprattutto in tema di nuove assunzioni. Il sistema Excelsior di Unioncamere-ANPAL aveva infatti previsto tra aprile e giugno 343.700 nuovi addetti per alberghi e ristoranti. Un numero destinato a salire in questi mesi estivi che stanno riportando all’interno del settore tanti professionisti che durante le aperture a singhiozzo causate dal coronavirus si erano dovuti reinventare in altri ambiti. 

Il gap comunque esiste, e lo stesso Excelsior evidenzia la difficoltà di colmare questo divario tra domanda e offerta: circa due offerte di lavoro su cinque andrebbero infatti a vuoto. A voler essere precisi il 38,7%, un valore più alto rispetto alla media dei servizi (35,5%) e degli impiegati d’ufficio (28,3%). 

Chef La Mantia (lui come altri) imputa la difficoltà a un cambio di priorità tra le nuove generazioni. «Le prime domande che mi sento fare ai colloqui sono: “Posso avere il part time?” e “Posso non lavorare la sera?”. Ma io non penso che chi mi chiede questo sia sfaticato, è che i ragazzi hanno proprio cambiato mentalità. Fino a prima del Covid per loro era importante trovare un impiego, adesso è più importante avere tempo».

Le cause però sono più estese, e finiscono irrimediabilmente per legarsi anche a una carenza di profili con le adeguate competenze in ambito digitale. Il settore Ho.Re.Ca. durante i prolungati mesi di chiusura ha infatti cercato di reagire innovando e digitalizzando molti dei propri processi, investendo in sicurezza, formazione e tecnologia per continuare a garantire i servizi. Ha introdotto piattaforme e progetti dedicati, come delivery e altri servizi digitali, funzionali durante il lockdown ma utilizzati ancora oggi. Tutto questo ha portato sicuramente a nuove opportunità per il settore, con una maggiore attenzione per le competenze, le cosiddette skill, dei profili ricercati, ma dall’altra inevitabilmente ha portato con sé un mismatch difficile da colmare. Proprio per questo anche il settore ha la necessità di una formazione sempre più puntuale e approfondita, come evidenziato da Stefano Pregel, Vertical Leader Ho.Re.Ca. in ManpowerGroup. «Reskilling e upskilling sono ormai fondamentali anche per lavorare nell’ospitalità e nella ristorazione. Il comparto durante il periodo della pandemia si è fortemente evoluto attraverso una trasformazione digitale che ha creato nuove figure e competenze. Tutto questo ha aumentato la richiesta di profili capaci di lavorare con le nuove tecnologie: a molte figure professionali sono sempre più richieste digital skill per la gestione di strumenti innovativi, ormai necessari per interagire con una clientela molto più evoluta dal punto di vista digitale». 

Le aspettative di assunzione nel settore della ristorazione e dell’ospitalità in Italia tra luglio e settembre 2022 però ci sono, e secondo i risultati di un’indagine portata avanti da ManpowerGroup si attesterebbero a un +11%, con la stessa Agenzia del lavoro alla ricerca di professionisti quali chef, maître, cameriere e front office manager. Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Veneto, così come le isole o il Lazio, con Roma città eterna tra le mete più visitate si attestano poi come le regioni dove si riscontra il maggior numero di ricerche attive di Manpower. Si tratta chiaramente di destinazioni con un’alta vocazione turistica alla ricerca di lavoratori stagionali, ma rappresentano alla fine un’opportunità che se supportata da professionalità e formazione possono vedere degli sbocchi più duraturi nel tempo. 

Per scoprire le posizioni ancora aperte di Manpower all’interno del settore Ho.Re.Ca. basta visitare il sito: https://www.manpower.it/azienda/horeca