ESG, per davvero

Comunità, responsabilità sociale, benessere, prestazioni ambientali, sociali e di governance: questi sono stati alcuni dei termini più frequentemente nominati nel corso dell’evento tenutosi martedì 15 novembre nella sede milanese di ManpowerGroup Italia. L’iniziativa, aperta a tutti gli stakeholder dell’organizzazione, dal titolo Connect to your environment: collaborare per creare luoghi di lavoro sostenibili, ha visto il coinvolgimento di numerose personalità, che si sono espresse tutte sul tema – sempre più trasversale e dibattuto – della sostenibilità. Guidati da Giampaolo Colletti – manager, giornalista e fondatore di Wwworkers.it – gli ospiti hanno esplorato cosa significhi oggi questa parola, come poterla declinare in maniera concreta e puntuale nelle attività lavorative quotidiane, quali le strategie aziendali da adottare per facilitarne l’implementazione e le sfide da sostenere nell’immediato futuro. 

«Per la nostra azienda, l’acronimo ESG – Environment, Social, Governance – ha da sempre assunto una dimensione pratica, reale e tangibile» ha ricordato Anna Gionfriddo, AD di ManpowerGroup Italia. «Ci stiamo infatti impegnando per raggiungere ambienti di lavoro net zero entro il 2045, riducendo le emissioni del 60% entro il 2030, abbracciando l’obiettivo plastic free e metodi di commuting sostenibili». Guardando alla componente sociale della sigla menzionata in precedenza, sottolinea: «non posso non citare il progetto NeetOn, che favorisce la ricerca attiva di un’occupazione per tutti quei giovani, cosiddetti Neet, attraverso un programma di formazione intensivo in tandem con importanti realtà industriali». Una governance plurale, che ricerca quindi occasioni di partnership e collaborazioni, con lo scopo univoco di riconoscere e coltivare il talento, collocando al centro di ogni proposta le persone, le loro caratteristiche e i loro bisogni. Sono infatti i singoli contributi individuali a determinare le scelte di un’intera azienda e il suo percorso sostenibile: intraprenderlo implica dunque allineare comportamenti personali, attenzione verso il pianeta, ricerca di un benessere collettivo e modelli amministrativi. È quanto evidenziato nel corso di un intervento video da Ruth Harper – Chief Marketing, Communications and Sustainability Officer di ManpowerGroup – che sintetizza la filosofia del brand rispetto a questi argomenti attraverso le 4 P di «Planet, People, Prosperity, Principles of Governance» 

 Una perfetta interpretazione di questi quattro sostantivi sembra averla data Ekowz, start-up belga nata nel 2020 e premiata dal gruppo Manpower e Junior Achievement – organizzazione non profit dedicata all’educazione economico-imprenditoriale nelle scuole – con il riconoscimento Ready for work. Successivamente i fondatori – tra cui i quattro giovani under 30 presenti in sala – hanno potuto testare le loro soluzioni nell’headquarter italiano dell’azienda, dando così avvio a una sperimentazione pilota. Ekowz propone infatti l’installazione nei luoghi di lavoro di smart bins, cestini per rifiuti dotati di intelligenza artificiale, in grado di monitorare la qualità dell’ambiente ogniqualvolta utilizzati. Un display interattivo collegato all’oggetto offre la possibilità ai dipendenti di interagirvi: si può individuare l’esatto contenitore per lo smaltimento di un prodotto, rispondere a domande sui livelli di inquinamento acustico e atmosferico e indicare le proprie sensazioni e impressioni rispetto alla giornata appena trascorsa. I dati così prodotti vengono poi analizzati, contestualizzati e impiegati nella formulazione di strategie e piani aziendali volti al miglioramento degli spazi di lavoro e del benessere dei dipendenti. Come ribadito da Nael Giannini, uno dei fondatori della start-up, «è importante creare consapevolezza rispetto a questi temi. Ekowz lo fa attraverso l’interazione, la personalizzazione e la prospettiva del gioco, che favoriscono il coinvolgimento diretto e la partecipazione attiva dei singoli agli sforzi sostenibili collettivi. Un gesto semplice come gettare un rifiuto in un cestino apre la strada a un ambiente di lavoro più eco-friendly, trasparente e in linea con le esigenze di chi lo vive quotidianamente».  

«Tutte le azioni e gli impegni che abbiamo presentato oggi concorrono alla creazione di un circolo virtuoso» ha concluso Daniela Caputo – Marketing, Communications and Innovation Director di ManpowerGroup Italia. «Le persone cambiano, le organizzazioni all’interno delle quali operano lo fanno di conseguenza e così l’intero ecosistema, in una sorta di competizione positiva volta alla sostenibilità». ESG: Environment, Social, Governance per davvero 

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