Con la legge 608/96 è stata introdotta per la prima volta in Italia una misura ad hoc per sostenere la nascita di piccole imprese e attività in proprio. Si tratta di un finanziamento agevolato spesso chiamato “prestito d’onore”, anche se in realtà questa definizione è più appropriata per riferirsi ai finanziamenti che vengono richiesti per poter sostenere i costi di una formazione universitaria o professionale superiore.
Negli Stati Uniti, ad esempio, è un’usanza consolidata quella di richiedere un prestito per poter finanziare i propri studi universitari, soprattutto tenendo in considerazione il costo non indifferente delle rette, pari a volte anche a 40.000/50.000 dollari l’anno. Si tratta di un vero e proprio investimento che gli istituti di credito fanno nei confronti dello studente neodiplomato, il quale si impegna a sua volta a restituire il capitale al termine degli studi, quando, grazie alle competenze acquisite, avrà iniziato il suo percorso professionale.
Anche in molti paesi europei, come la Germania, esistono formule simili, spesso gestite a livello pubblico oltre che privato.
In Italia, invece, si tratta di una pratica ancora poco diffusa, anche se qualcosa sta cambiando: secondo Habacus, società che si occupa dal 2019 di emettere le certificazioni di merito, le richieste di finanziamenti a scopi universitari e formativi stanno lentamente crescendo. Basti pensare che negli ultimi tre anni le certificazioni rilasciate sono circa 20.000.
Ma come si richiede un prestito d’onore? E a chi bisogna rivolgersi? Anzitutto è bene distinguere tra formule di finanziamento pubblico, quindi incentivi statali, e formule di finanziamento privato, in sostanza istituti bancari. In molti casi sono gli stessi atenei che stipulano convenzioni con le banche per offrire ai propri studenti un accordo vantaggioso.
Bisogna inoltre operare un’ulteriore distinzione tra il prestito d’onore dedicato a microimpresa, attività in proprio o franchising e il prestito d’onore relativo al finanziamento di un percorso di studi.
Rispetto alle risorse pubbliche, ci sono i fondi nazionali ed europei erogati attraverso bandi e attivazioni da parte dei ministeri, come ad esempio Studiosì, dedicato agli studenti del sud Italia. Oppure attraverso l’agenzia nazionale Invitalia, che si occupa dello sviluppo delle imprese sul nostro territorio. Ci sono anche le iniziative messe in campo a livello regionale e comunale, basterà informarsi presso il proprio comune e la propria regione per conoscere le possibilità offerte.
Non bisogna dimenticare poi che anche tra gli obiettivi del PNRR sono menzionati l’istruzione e la ricerca ed è possibile consultare i vari bandi dal sito dedicato.
Come accennavamo, ci sono anche i finanziamenti privati, erogati direttamente dai principali istituti bancari. Al di là delle differenze tra le singole proposte, in linea generale il prestito d’onore studentesco è dedicato a chi ha bisogno di coprire i costi per intero di un corso di laurea o un master di primo o secondo livello. Bisogna rispettare determinati requisiti di merito, rispetto ai risultati ottenuti nel corso della propria carriera scolastica, oppure certificare il possesso di un reddito che non consente di sostenere i costi relativi agli studi. La modalità di erogazione del prestito avviene attraverso l’apertura di credito in conto corrente, erogato in diverse tranche la cui cadenza è stabilita previamente tra lo studente e la banca.
Si tratta di finanziamenti a tasso agevolato, con una percentuale (solitamente il 10%) a fondo perduto. Anche le modalità di restituzione prevedono una formula diluita nel tempo, al termine del percorso di studi e una volta trovato un lavoro che permetta di sostenere le spese relative al debito da saldare.
Tra le banche che offrono la possibilità di contrarre un prestito d’onore ci sono, tre le altre, Banca Sella, Intesa Sanpaolo e Unicredit. Ľ offerta di Banca Sella riguarda la formazione post universitaria e dà l’opportunità di restituire il prestito a partire da due anni dopo la fine del master.
Unicredit ha un ventaglio di soluzioni direttamente in convenzione con i diversi atenei, come ad esempio l’Università Bocconi di Milano e la LUISS di Roma. Infine, Intesa Sanpaolo permette di richiedere il prestito anche a corso di studi iniziato, senza bisogno di garanzie e con la possibilità di essere flessibili sia rispetto al tempo di restituzione che alle condizioni di contratto. Fra i partner di Intesa Sanpaolo anche Experis Academy, il Training Provider di ManpowerGroup Italia specializzato nella formazione tecnica sul segmento IT & Technology, per sostenere la formazione dei talenti digitali e non precludere, soprattutto ai più meritevoli, la possibilità di accedere al mondo del lavoro grazie a una formazione altamente qualificata.