LincMagazine

Adattarsi al futuro

Scritto da Anna Gionfriddo | 28/12/24 8.00

Credo che l’espressione più corretta per catturare l’essenza del periodo che stiamo vivendo sia “l’epoca dell’adattabilità”, in inglese the age of adaptability, che non a caso abbiamo scelto come titolo per il nostro report annuale sui trend in grado di definire il mercato del lavoro contemporaneo. Essere capaci di adattarsi rapidamente e intelligentemente ai cambiamenti è quindi non solo importante, ma essenziale per garantire il successo degli individui in ogni contesto professionale e sociale

 Intelligenza artificiale (IA), sostenibilità ambientale e sociale e confronto intergenerazionale permeano – direttamente e indirettamente – ogni aspetto del complesso ecosistema del mondo contemporaneo, modellando prospettive, decisioni e interazioni su scala globale. Mentre l’IA accelera automazione e trasformazione digitale, la sostenibilità ambientale ci guida verso pratiche più responsabili e il confronto intergenerazionale alimenta dibattiti su valori e visioni, emerge una necessità sempre più crescente: imparare a imparare. In altre parole, imparare dal cambiamento, per il cambiamento. Tutto questo richiede, dunque, flessibilità – come filo conduttore tra il nostro potenziale umano e una tecnologia sempre più veloce – empatia e consapevolezza – capacità chiave per governare e interpretare le trasformazioni – e ottimismo – ottimo alleato quotidiano. 

 Ed è proprio con quest’ottica positiva che scegliamo – e pretendiamo – di dettare il ritmo di questo cambiamento, ponendo l’IA al servizio delle persone, non viceversa. Le principali sfide coinvolgono la necessità di formare i professionisti all’utilizzo dell’IA nei loro ruoli, la ricerca di talenti qualificati e la definizione di posizioni che possono trarre vantaggio dalla collaborazione tra capitale umano e capitale tecnologico. Mentre le aziende si adattano e si evolvono insieme all’IA, gli individui rimarranno fondamentali per il futuro del lavoro, aggiornandosi e apprendendo a interfacciarsi con le tecnologie. Per fornirvi un dato, inserito nello studio citato in precedenza: nei prossimi due anni il 58 per cento dei datori di lavoro ritiene che l’IA e la realtà aumentata avranno un impatto positivo sull’organico della loro organizzazione.  

 Ma se è vero che siamo tutti corridori in questa maratona futuristica, c’è chi, con uno sguardo giovane e fresco, opta per un passo rivoluzionario. La generazione Z sta guidando una vera e propria “rivoluzione culturale” che pone al centro salute mentale ed equilibrio tra vita privata e impegno professionale. Una trasformazione che sceglie di perseguire quindi non più solo il concetto di quantità, bensì anche quello di qualità. Privilegia il “come” prima che il “quanto”. Quando lavorare, quanto lavorare e in che modalità farlo sono solo alcune delle domande che appartengono a questo nuovo e interessante dibattito intergenerazionale. Interrogativi che vogliono tenere conto delle preferenze ed esigenze di ognuno. 

 Esplorare l’intersezione tra produttività e bisogni personali è oggi fondamentale per creare un ambiente di lavoro sostenibile e gratificante, per tutte le generazioni. Affrontare queste sfide, urgenti e rilevanti, richiederà l’impegno di aziende, organizzazioni e istituzioni, e sarà imprescindibile per plasmare il futuro del mondo del lavoro, caratterizzato sempre più da un’impronta verde. Impegnarsi in maniera decisa sul fronte ambientale significa infatti avvicinare alle organizzazioni i talenti di cui hanno bisogno. 

 Diventa pertanto cruciale scegliere insieme come agire, perché ciò sarà determinante per ottenere un impatto sostenibile su scala ambientale, sociale e culturale. A questo punto, con l’IA come alleato, i giovani in prima linea in questa transizione verde e con un’apertura costruttiva tra generazioni, non ci resta che adattarci, certo, ma per un futuro migliore.  

 

   Da aprile 2022, Anna Gionfriddo ricopre il ruolo di Amministratrice Delegata di ManpowerGroup Italia.