Ci sono innovazioni e applicazioni che più di altre sembrano definire i tempi che viviamo. Ne interpretano lo spirito, evidenziando l’approccio da utilizzare a riguardo. Federico Frattini, Professore ordinario di Innovazione e Strategia presso il Politecnico di Milano e Direttore della POLIMI Graduate School of Management, Dario Sabella, Senior Manager Standards and Research di Intel Corporation, e Andrea Incondi, Senior Managing Director FlixBus Italia, le raccontano.
F.F. IA per tutto, celle solari super efficienti, Apple Vision Pro, farmaci per la perdita di peso, sistemi geotermici potenziati, chiplet, il primo trattamento di editing genetico, computer exascale, pompe di calore, i killer di Twitter. Ogni anno i giornalisti e redattori di MIT Technology Review selezionano le tecnologie in grado di cambiare le nostre vite nei prossimi anni e l’elenco del 2024 si compone di queste dieci voci. È interessante osservare come tutte afferiscano a tre categorie principali: transizione verde, rivoluzione digitale e salute. Sono ambiti che si autoalimentano, rafforzandosi attraverso l’interazione reciproca: i futuri avanzamenti in campo di salute pubblica trovano nella trasformazione digitale un abilitatore fondamentale; le tecnologie digitali possono a loro volta offrire nuovi servizi e soluzioni per il miglioramento della sanità; la transizione verde, infine, impatta in maniera significativa sul benessere e sulla qualità della vita individuali. Solo se considerate in maniera sistemica queste innovazioni sono in grado di generare risultati importanti per la società e l’ambiente. Per governarle al meglio dobbiamo quindi sviluppare una visione interconnessa, agile, flessibile, investendo al massimo sul capitale sociale e relazionale. La formazione, sia quella dei giovani che quella dei professionisti già attivi, dovrà essere sempre più esperienziale e basata sull’apprendimento reciproco: imparare da e con gli altri, anche dai rispettivi fallimenti. Oggi le decisioni che prendiamo e le scelte che facciamo possono raggiungere livelli di qualità e impatto molto alti solo se combinate, in un patrimonio comune di intelligenza. Viviamo infatti nella cosiddetta era dell’intelligenza distribuita.
D.S. L’intelligenza artificiale – il primo dei dieci punti della lista stilata dalla rivista – è una “novità tecnologica” di più di cinquanta anni fa, che ha raggiunto il grande pubblico da relativamente poco tempo. Sono decenni, però, che si adoperano processi come il cosiddetto machine learning e soluzioni algoritmiche basate sulle reti neurali – che appunto imitano il funzionamento dei nostri neuroni. L’utente fina- le già oggi utilizza, anche in maniera inconsapevole, l’IA: si pensi, per esempio, alle soluzioni tecnologiche che permettono ai nostri smartphone di elaborare le immagini o al funzionamento stesso delle reti di comunicazioni wireless, in partico- lare della rete 5G. È interessante – per certi versi doveroso – quindi analizzare le prospettive future di questo ambito, che si combinerà sempre più con gli altri. Il nostro obiettivo, come Intel, è quello di fornire strumenti e abilitatori tecnologici che permettano ai nostri clienti di avere «AI everywhere», intelligenza artificiale dappertutto. Come l’AI PC, lanciato lo scorso dicembre: si tratta di un laptop con unità computazionale abilitata per l’uso dell’IA. O come la Intel Edge Platform, annunciata a febbraio 2024 al Mobile World Congress di Barcellona e concepita per semplificare lo sviluppo e la gestione di applicazioni IA ed edge. L’edge computing – la tecnologia su cui si basa questa piattaforma – è la naturale evoluzione del cloud computing e garantisce una latenza di rete minore (la velocità delle comunicazioni è quindi migliore), maggiore privacy e sicurezza nel controllo dei dati, che vengono elaborati localmente. Intel è anche leader nella standardizzazione internazionale in ambito edge computing (ricopro infatti il ruolo di Chairman di ETSI MEC, Multi-access Edge Computing). IA ed edge, sono queste le due keyword essenziali per chi opera in ambienti tecnologici, da qui ai prossimi dieci anni.
A.I. Come operatore della mobilità, siamo consapevoli che la nostra attività genera un impatto ambientale e per questo abbiamo elaborato una strategia progressiva per il clima, con l’obiettivo di diventare carbon neutral in Europa entro il 2040 e a livello globale entro il 2050. A questo scopo, utilizziamo veicoli caratterizzati dagli ultimi standard in termini di efficienza energetica, monitoriamo con attenzione la domanda effettiva per ottimizzare l’utilizzo dei mezzi e, soprattutto, ci focalizziamo sulla trasformazione della flotta applicando tecnologie e fonti di energia alternative grazie alla collaborazione con partner di rilievo. Dal lancio dei primi autobus a lunga percorrenza completamente elettrici alla sperimentazione dei biogas, fino alla collaborazione siglata con Freudenberg e ZF per il lancio di una tecnologia capace di supportare le operazioni sulla lunga percorrenza con un’alimentazione a idrogeno, abbiamo mantenuto nel tempo un approccio aperto, predisposto a individuare la giusta soluzione nei diversi contesti geografici. In Italia, la scorsa estate abbiamo installato pannelli solari a bordo di due autobus operativi tra Milano e Monaco di Baviera e Marsiglia, con l’obiettivo di ridurre giornalmente i consumi di carburante di circa sei litri e le emissioni di CO2 di circa 15 chilogrammi. Il futuro della mobilità collettiva dipende, però, dalla cosiddetta intermodalità: prima ancora che l’evoluzione tecnologica, è infatti la possibilità di garantire alternative all’auto privata efficienti e alla portata di tutte le tasche a incidere sulla sostenibilità generale del viaggio.
Edita da Opinno – società di consulenza leader nelle soluzioni di open innovation – MIT Technology Review Italia è l’edizione italiana di MIT Technology Review, la più antica rivista di tecnologia e innovazione al mondo. Anna Gionfriddo – Amministratrice Delegata – e Daniela Caputo – Sales, Marketing & Innovation Director – di ManpowerGroup fanno parte del board della testata, insieme a diverse organizzazioni tra cui quelle protagoniste di questo articolo: Politecnico di Milano, Intel Corporation Italia e FlixBus Italia. MIT Technology Review Italia è stata partner di The Exchange, l’Annual Conference di ManpowerGroup.
Federico Frattini è Professore ordinario di Innovazione e Strategia presso il Politecnico di Milano e Direttore della POLIMI Graduate School of Management. POLIMI Graduate School of Management.
Andrea Incondi è Senior Managing Director FlixBus Italia.
Dario Sabella è Senior Manager Standards and Research di Intel Corporation.