Partnership vincenti per navigare il domani

Fare sistema, imparare dall’esempio di altri, condividere saperi, risorse e talenti: è ciò che le aziende devono fare per affrontare la sfida della trasformazione digitale, come dimostrano le esperienze di Experis, Universal Robots e Athics. 

«Non esiste sviluppo che non coinvolga in qualche modo l’essere umano. Per questo in tutti i progetti e le partnership che portiamo avanti attribuiamo estrema rilevanza al coinvolgimento dei professionisti con cui ci troviamo a collaborare. Ci interessa il loro approccio alla conoscenza, alla formazione e alle competenze». A parlare è Salvatore Basile, Director di Experis Italia, la società del gruppo Manpower specializzata in consulenza, resourcing e sviluppo career & skills negli ambiti IT e technology. In un mercato del lavoro in continua evoluzione, dove l’avanzamento tecnologico ha raggiunto ritmi di crescita impensabili solo pochi anni fa, porre l’accento sulle componenti sociali e relazionali può rappresentare la strategia vincente: «Oggi serve una visione ad ampio spettro, che sia in grado di cogliere i legami profondi che uniscono – pensando al raggio di azione di Experis – una tecnologia all’altra. Bisogna investire su un apprendimento integrato, che sappia cioè individuare ciò che tiene assieme la parte di sviluppo con quella di architettura, la virtualizzazione e la remotizzazione con gli standard qualitativi. Ed è questo il percorso che abbiamo deciso di intraprendere anche noi, come società: nel prossimo futuro vogliamo infatti erogare servizi di formazione e sviluppo totalmente, appunto, integrati, concentrandoci sempre di più sul supporto e la fornitura di skill e soluzioni IT avanzate per i nostri clienti. Il termine che preferisco utilizzare riferendomi ad Experis è infatti “one stop shop”: le aziende e le organizzazioni che si rivolgono a noi lo fanno, il più delle volte, con delle richieste specifiche, a cui noi rispondiamo in maniera diretta e mirata, disegnando però allo stesso un tempo un percorso di più ampio respiro, che indaghi e esplori bisogni magari non esplicitati. Mettiamo a disposizione i profili e i prodotti dei nostri partner, trasferendo a tutti gli effetti capitale umano». 

Un modus operandi declinatosi, per esempio, nelle collaborazioni avviate con Universal Robots e Athics, due realtà attive rispettivamente nel campo della robotica collaborativa e dell’intelligenza artificiale: «Con la prima abbiamo creato un percorso di formazione ad hoc per il personale su alcune materie specifiche come la lean robotics o la sensoristica, facendo lezione a tutti gli effetti con i nostri specialisti e quelli provenienti da altre aziende partner. Abbiamo iniziato nel 2020, in pieno periodo pandemico. Abbiamo aiutato la seconda, invece, in termini di ricerca candidati e opportunità di mercato, facendola conoscere ad altri operatori. In entrambi i casi lo scambio è stato reciproco: le aziende si sono rivolte a noi per ottenere servizi, supporto e soluzioni, mentre noi abbiamo acquisito familiarità con contenuti estremamente verticali. Abbiamo compreso meglio questi settori di lavoro, individuandone potenziali applicazioni anche in altri contesti. Abbiamo voluto puntare su queste due aziende, focalizzate su temi per noi rilevanti da tempo». 

Lo conferma anche Enrico Rigotti, Country Manager Italia di Universal Robots: «Experis da settembre 2020 ha curato con noi una serie di corsi di programmazione PLC (nda: la programmazione PLC è il processo di creazione e modifica dei programmi informatici utilizzati per controllare e monitorare i processi automatizzati), stampa 3D e programmazione robotica. Al personale che ha seguito tale formazione sono state messe a disposizione tutte le lezioni comprese nel catalogo dell’academy di UR (la risorsa online dell’azienda per il reskilling e l’upskilling dei suoi dipendenti). Il percorso si è concluso con un workshop su casi reali aziendali, durante il quale gli “studenti” hanno eseguito una simulazione 3D con un robotDK (un simulatore utilizzato per sviluppare applicazioni automatizzate) e presentato un progetto alle altre aziende coinvolte nel programma. Abbiamo potuto, quindi, trasferire competenze e liberare figure professionali: la robotica collaborativa – ci tengo a sottolinearlo – è una tecnologia in grado di offrire il proprio meglio solo se affiancata dall’intervento umano. È quindi un mito da sfatare quello che l’automazione frena l’occupazione. Posso, per esempio, utilizzare un braccio meccanico per caricare merci su un pallet, trasferendo l’operatore che prima si occupava di tale mansione in un’altra area, meno spossante, più remunerativa e più appagante. Il professionista si troverà quindi ad acquisire nuove competenze, migliorando la sua formazione. Questo processo garantisce la sostenibilità sociale di quella che di fatto è la transizione digitale». Anche e soprattutto con l’intervento dell’intelligenza artificiale: «Applicare software di IA ai Cobot significa migliorarne l’output: le tecniche di machine learning faciliteranno l’implementazione di applicazioni complesse; andranno poi a migliorare il campo visivo dei bracci automatizzati, garantendo loro una maggiore capacità di riconoscimento degli oggetti; renderanno, infine, possibile una gestione più efficiente del macchinario stesso, attraverso un’attenta gestione dei dati. Si potranno, quindi, programmare in anticipo interventi di manutenzione, aumentando di fatto la longevità del prodotto. A questo proposito abbiamo instaurato una partnership con NVIDIA – leader nel campo del computing e dei microchip – per sviluppare tutti questi avanzamenti, unendo intelligenza artificiale e robotica». 

«Fin da subito» afferma Paolo Massarani, Managing Director di Athics, «abbiamo notato tantissimi elementi di contatto tra la nostra attività di conversational AI e profi- lazione psicometrica e la mappatura delle competenze da un punto di vista di recruiting portata avanti da Experis. Questo ci ha avvicinati e ci ha facilitato nella costruzione di un dialogo proficuo, sia in termini di ricerca di talenti da inserire nel nostro team sia di diffusione dei nostri prodotti nel tessuto industriale nazionale. A unirci è anche l’approccio utilizzato, che combina profonde conoscenze tecniche e competenze umanistiche: avendo a che fare con soluzioni di IA – dalla piattaforma Portrait per l’analisi psicoattitudinale ai ChatBot conversazionali – ci confrontiamo quotidianamente con esperti di data science, linguistica, logica, sociologia e filosofia. Al di là dell’infrastruttura tecnica, queste nuove tecnologie hanno un impatto e delle ricadute importanti in tutte queste discipline». La capacità di avere questo sguardo d’insieme nei confronti dei cambiamenti e delle trasformazioni che stanno attraverso il mondo del lavoro oggi sarà determinante per il successo futuro delle imprese: «L’elemento umano e quello artificiale saranno sempre più uniti, l’unione di tipi differenti di intelligenze – pensando a un personale sempre più composito in termini di diversity – rappresenterà un valore aggiunto. Per non perdere le opportunità offerte dalla transizione digitale è quindi indispensabile fare rete, mobilitare risorse e cervelli, soprattutto in un contesto imprenditoriale come quello italiano, composto da numerose piccole e medie imprese. Nessuno deve rimanere indietro ed è per questo in Athics lavoriamo per rendere accessibile a tutti l’innovazione e l’intelligenza artificiale». 

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Salvatore Basile, Director di Experis Italia, la società del gruppo Manpower specializzata in consulenza, resourcing e sviluppo career & skills negli ambiti IT e technology.

 

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Enrico Rigotti, Country Manager Italia di Universal Robots, attiva nella robotica collaborativa.

 

 

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Paolo Massarani, Managing Director di Athics, che si occupa di intelligenza artificiale attraverso soluzioni conversazionali e profilazione psico-attitudinale. 

 

 

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